Cosa è la gradazione

Il processo di gradazione permette di incapsulare in teche di metacrilato i vostri videogiochi preferiti.
Questo processo è finalizzato ad autenticare il prodotto e a proteggerlo tanto dai fattori atmosferici (raggi UV) quanto dall’invecchiamento, oltre che da traumi.
Inoltre, il gioco viene valutato per le sue caratteristiche estetiche, con un voto da 1 a 100,
espresso tramite tre etichette (bronzo, argento e oro).
Viene anche redatto un certificato digitale che rimanda al database dell’ente gradatore.
Quest’ultimo è rintracciabile tramite un QR code presente sull’etichetta.

Il videogioco è Arte

Il punto di partenza è il momento del riconoscimento dell’opera d’arte come tale. L’attribuzione di valore è condizionato dal contesto storico e culturale nel quale esso si compie.
Un’opera d’arte è fatta di un insieme di materiali (istanza estetica) e di un insieme di valori espressivi e di significati (istanza storica).
Da qui deriva la prima definizione di restauro:

Il restauro costituisce il momento metodologico del riconoscimento dell’opera d’arte, nella sua consistenza fisica e nella sua duplice polarità estetica e storica, in vista della sua trasmissione al futuro” (cit. Cesare Brandi)

Il videogioco è tra i più potenti medium espressivi creati dall’uomo. Ha sviluppato cultura, attitudini, sentimenti ed esperienze. Non a caso, nel 2008 Shigeru Miyamoto, il papà di Super Mario e Zelda, è stato considerato il personaggio culturalmente più influente al mondo dalla rivista Time.

Crediamo fortemente che talune opere necessitino di conservazione in vista della loro trasmissione al futuro.
Uno studio della Videogames History Foundation svela che l’87% dei giochi usciti prima del 2010 non è più in stampa, solo il 15% dei videogiochi usciti tra il 2000 e il 2004 è ancora facilmente reperibile, e che dell’intera libreria di Playstation 2 oggi è recuperabile il 12% e del glorioso Commodore solo il 4,5%.

Il problema non riguarda solo la fruizione, che è sicuramente fondamentale; conservare un supporto fisico, sia esso console, gioco o accessorio, è tutela della memoria storica. Per questo, riteniamo sia fondamentale preservare da un lato l’istanza estetica (come da definizione brandiana un insieme di materiali) e dall’altro l’istanza storica tramite la sua fruibilità in digitalizzazione. Questo secondo aspetto non può essere risolto da noi, poiché tale responsabilità non può che ricadere sui produttori e sugli autori.

Al di là degli aspetti puramente speculativi (che sono certo essere intrinsechi in un industria da 180 miliardi di dollari), il nostro scopo è preservare quanto più possibile per la trasmissione al futuro un medium potentissimo che ci ha emozionato e esaltato, segnando le nostre infanzie e plasmando i nostri sogni.
Il videogioco è arte e va preservato.

Cosa può essere gradato

Cosa non può essere gradato

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